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bambino che indossa un visore per la realtà virtuale

Cos’è il metaverso: opportunità e aspetti critici

Prova a pensare alla tua routine quotidiana: lavoro, riunioni, pranzi, attività sportiva, film, acquisti, incontri ecc.

Ora immaginala in forma digitale.

L’idea alla base del metaverso è questa: indossi un paio di occhiali o un visore e ti ritrovi immerso in un gigantesco ambiente 3D in cui puoi decidere cosa fare, chi incontrare, cosa comprare (tramite tecnologia Blockchain) e molto altro.

Il cambio di nome di Facebook in Meta ha catalizzato l’interesse del grande pubblico verso il web 3.0. Nel metaverso stanno investendo, oltre a Facebook e Microsoft, anche i settori dei videogiochi e delle criptovalute.

Visto da alcuni come la prossima versione di Internet e, dai più critici, come un semplice caso di rebranding della tecnologia di una realtà virtuale che non ha mai convinto fino in fondo, il metaverso si accompagna a voci fumose e contrastanti.

Cos’è il metaverso

Il metaverso è uno spazio in realtà virtuale condiviso tramite rete internet dove ogni utente dotato di visore AR può muoversi sotto forma di un avatar tridimensionale. Il metaverso sarebbe dunque un mondo virtuale che può essere esplorato interagendo con elementi reali, ovvero un nuovo modo per vivere esperienze reali con il supporto della tecnologia. Se ad esempio si sta utilizzando una applicazione di realtà virtuale, è possibile sia interagire con le cose che ci circondano, sia aggiungere oggetti tridimensionali per arricchire l’interazione. Realtà virtuale e aumentata sono pertanto parte integrante del metaverso.

Un esempio concreto

Un possibile scenario è quello di un giocatore che, durante un videogioco, accede al negozio virtuale di un marchio esistente, prova un capo di abbigliamento con il proprio avatar e lo compra online, facendolo recapitare al proprio indirizzo. Tutto ciò senza aver messo piede fuori di casa.

Come si accede al metaverso

Per accedere al metaverso, serve registrarsi a qualsiasi sito che ne faccia parte e munirsi di un visore, non strettamente necessario, ma utile a vivere un’esperienza davvero immersiva.

Caratteristiche e criticità del metaverso

Per quanto è dato comprendere in questa fase, il metaverso necessiterà di:

  1. Natura globale e decentralizzata

Il metaverso implicherebbe la creazione di un nuovo mondo privo di barriere geografiche che richiederà un ripensamento di aree del diritto legate a dimensioni locali, nazionali o internazionali, ma non ancora globali.

2. Interazione sincronica fra utenti e realtà fisica e virtuale

L’esperienza del metaverso così concepita rende possibile raccogliere una mole enorme di dati personali. Un esempio: informazioni relative a condotte, movimenti fisici, reazioni psicologiche e dati biometrici degli utenti, tramite kit e apparati corporei necessari alla nuova esperienza virtuale. Un primo problema potrebbe quindi riguardare la tutela della privacy degli utenti e le procedure di raccolta dei consensi.

3. Connessione continua

Nel contesto di liquida interoperabilità del metaverso, occorrerà una costante attenzione, dal punto di vista normativo e applicativo, ai rischi di data breach e ai presidi di cybersecurity.

Lungi dal voler creare allarmismi, è lecito porsi ulteriori domande che gettano luce su altrettanti aspetti critici, ad esempio:

Chi sarà responsabile della gestione del metaverso?

Ci sarà solo un metaverso o molti?

Si creerà un’egemonia tecnologica?

Come si potranno controllare comportamenti inappropriati nei confronti degli utenti?

Si tratta di domande a cui, per ora, non abbiamo trovato chiare risposte.

Nuove opportunità

Diverse aziende (multinazionali incluse) stanno mostrando interesse nei confronti del metaverso come nuova frontiera dell’interazione e del marketing online (vedi l’esperienza multimediale immersiva del Gucci Garden su Roblox), anche se non si può ancora parlare di metaverso vero e proprio.

Pare in ogni caso che la tecnologia sia in fase di sviluppo e che il lavoro da fare sia ancora molto. La sfida è aperta; non ci resta che tenere d’occhio Facebook (Meta), Microsoft e Nvidia in attesa di eventuali sviluppi.

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